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À LA LUNE
: Poezie 2019-11-06 (4777 afişări)
A Silvia
: dal "I Canti" Poezie 2004-12-21 (101610 afişări)
À SILVIA
: Poezie 2019-11-06 (4973 afişări)
À soi-même
: Poezie 2019-11-08 (3965 afişări)
Alla Primavera
: Canti-XVIII Poezie 2005-07-06 (9491 afişări)
Alla sua donna
: Canti-XXI Poezie 2005-08-31 (11198 afişări)
ALL'ITALIA
: dal "I Canti" Poezie 2004-12-21 (19785 afişări)
Către lună
: Traducere de Vasile Romanciuc Poezie 2009-05-14 (16518 afişări)
Către mine însumi
: Traducere de Vasile Romanciuc Poezie 2009-05-14 (16053 afişări)
Errant ici alentour…
: Poezie 2019-11-08 (3490 afişări)
IL PRIMO AMORE
: dal "I Canti" Poezie 2004-12-21 (19183 afişări)
Infinite
: Poezie 2005-12-30 (10640 afişări)
Infinitul
: Traducere de Vasile Romanciuc Poezie 2009-05-14 (23159 afişări)
LE CALME APRÈS LA TEMPÊTE
: Poezie 2019-11-06 (5124 afişări)
Le passereau solitaire
: Poezie 2019-11-09 (4173 afişări)
LE SAMEDI DU VILLAGE
: Poezie 2019-11-06 (4041 afişări)
LE SOIR DU JOUR DE FÊTE
: Poezie 2019-11-06 (3690 afişări)
LE SOIR DU JOUR DE FÊTE
: Poezie 2019-11-06 (3995 afişări)
L’INFINI
: Poezie 2019-11-06 (4080 afişări)
L’Infinito
: Poezie 2005-12-07 (85624 afişări)
Passero Solitario
: IV Poezie 2005-07-06 (46980 afişări)
Pensieri
: Poezie 2004-05-07 (9640 afişări)
Pensieri
: Proză 2004-12-21 (12792 afişări)
To Himself
: Poezie 2005-12-30 (8768 afişări)
To Silvia
: Poezie 2005-12-30 (10064 afişări)
To the moon
: Poezie 2005-12-30 (9152 afişări)
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Biografie Giacomo Leopardi
Giacomo Leopardi nasce a Recanati nel 1798, dal conte Monaldo e Adelaide Antici. Nel 1803 l’amministrazione dei beni familiari è tolta al padre, che si ritira quindi in una velleitaria attività di letterato dilettante, e passa nelle mani della madre. L’atmosfera di casa Leopardi non è felice ed è caratterizzata dall’indole della madre, severa, bigotta e povera d’affetti. Il giovane Giacomo inizia nel 1807 gli studi con i fratelli Carlo e Paolina, inizia a comporre piccoli componimenti poetici e cerca un proprio spazio autonomo all’interno di un’educazione di chiaro stampo controriformistico. Tra il 1813 e il 1816 inizia da solo lo studio del greco; si dedica a ricerche erudite e a varie indagini filologiche sorprendentemente rigorose e precise. Politicamente sposa le idee ultralegittimiste del padre. Nel 1817 pubblica sullo «Spettatore» l’Inno a Nettuno, fingendo trattarsi della traduzione di un originale greco, e due odi apocrife in greco, presentate come autentiche. Inizia la sua amicizia epistolare con Pietro Giordani ed inizia lo Zibaldone, il grande diario intellettuale che continuerà sino al ‘32. Nel 1818 si conclude la sua conversione politica che lo porta a diventare un patriota repubblicano e democratico. Nel 1819 le cagionevoli condizioni di salute lo obbligano a sospendere gli studi; tutto ciò è una spinta a chiarire la propria condizione di solitudine, di noia, e a maturare il suo pessimismo ancora indeterminato. È in questo periodo che scrive L’infinito e Alla luna. nel 1820 continuano le composizioni poetiche come, ad esempio, La sera del dì di festa. Nel 1822 si reca a Roma, il primo viaggio fuori da Recanati: rimarrà molto deluso. Nel 1823 ritorna a Recanati dove analizza la decadenza nazionale e gli effetti nefasti della Restaurazione. Nel 1824 scrive la maggior parte delle Operette morali e l’anno dopo parte per Milano, dove prende contatto con l’editore Stella, e poi passa a Bologna. Nel 1827 si trasferisce a Firenze dove conosce Alessandro Manzoni; i due non si capiranno, troppo diversa è l’indole personale. Nel 1828, finiti i mezzi di sostentamento, dopo aver composto A Silvia, è costretto a far ritorno a Recanati. Nel 1829 compone: Le ricordanze, La quiete dopo la tempesta, Il Sabato del villaggio. Poco dopo aver concluso il Canto notturno, nel 1830, torna a Firenze ed inizia l’amicizia con un esule napoletano: Antonio Ranieri. Nell’aprile 1831, durante i moti dell’Italia centrale, escono i Canti per l’editore Piatti. Nel 1833 Giacomo si trasferisce con il Ranieri a Napoli; i due vivono in condizioni economiche estremamente precarie. Nel 1835 escono i Canti per l’editore Starita di Napoli; vi compaiono nuove poesie tra cui Il passero solitario e il cosiddetto ciclo di Aspasia (Il pensiero dominante, Amore e Morte, Consalvo, A se stesso, Aspasia). Muore, a 39 anni, nel 1837 a Napoli durante un’epidemia di colera: il Ranieri a stento riesce a sottrarne il corpo alla fossa comune.
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